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Quanti di voi la mattina, appena svegli aprono la propria casella email, e subito dopo prendono il telefono aziendale e vanno a scaricare la posta elettronica del lavoro? Poi, facendo colazione, a casa o al bar, in quanti navigano su siti di informazione, sfogliano le pagine dei giornali, soffermandosi con particolare attenzione alle notizie di settore che sono il linea non solo con i propri interessi personali ma anche con l’ambito nel quale lavora?
Alle 9 poi ci si siede alla scrivania e si cominciano le 8 ore di lavoro canoniche, con 2 pause caffè da 15 minuti e 1 ora di pausa pranzo.
E ancora, quanti di voi poi alle 18 chiudono il computer, si dirigono verso casa, e dopo cena prendono in mano lo smartphone, ricontrollano le email, navigano sui social e poi puntualmente ritornano a leggere notizie e approfondimenti di settore che la mattina non erano riusciti a leggere nel dettaglio?
Credo che il 90% delle persone che stanno leggendo queste righe si immedesimino perfettamente nella descrizione appena fatte.
Sorge spontanea la domanda.
Ma sono effettivamente 8 le ore in cui una persona lavora?
Per la Germania No!
Secondo il consiglio tedesco degli economisti, lo Sachverstaendigenrat, stabilire a 8 ore la giornata lavorativa è una pratica desueta, e non conforme con la realtà, seppur in linea con il limite giornaliero stabilito di codici del lavoro. Secondo gli economisti tedeschi, la digitalizzazione sta influenzando non solo il modo di lavorare ma anche il tempo e la qualità del tempo di lavoro delle persone. Da quanto emerso da uno studio condotto nel 2016 dalla Confederazione tedesca dei sindacati (DGB), la digitalizzazione ha portato ad un aumento del lavoro più che ad un miglioramento delle condizioni di vita. È sempre più palese che la presenza quotidiana degli smartphone nella vita delle persone fa in modo che ognuno di noi possa essere raggiunto 24/7 in qualsiasi luogo esso si trovi.
Il presidente del Consiglio Tedesco, Christoph Schmidt, ha dichiarato sul quotidiano tedesco Welt che la legislazione sulla protezione dei lavoratori è sempre stata efficiente ed efficace, ma non più al passo con i tempi. Far partecipare un impiegato ad una conference call serale rischia di essere una pratica che infrange la legge.
La proposta della Germania
L’8 novembre 2017, al Governo Merkel, da parte del German Council of Economic Experts è stata avanzata una proposta con la quale richiede l‘eliminazione delle 8 ore lavorative e la modifica del limite settimanale da 40 a 48 ore, senza vincoli giornalieri.
In questo modo, ogni azienda potrà concedere ai suoi dipendenti la flessibilità di poter organizzare la propria giornata in base alle sue esigenze. La necessità di una maggior flessibilità è una necessità sempre più incalzante. C’è bisogno di andare incontro alle esigenze ma anche agli interessi delle imprese e dei lavoratori. Dare la liberta di organizzarsi il lavoro, senza vincoli orari consente anche un miglioramento della qualità del tempo speso e del lavoro stesso.
E poi?
Naturalmente se la proposta dovesse essere accettata, saranno necessarie delle misure cautelative per evitare gli abusi, ma le rivoluzioni nel mondo del lavoro, le modifiche e le nuove sfide sono la base storica dell’andamento, a volte positivo altre negativo, dell’economia di un paese.
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