La tecnologia blockchain rappresenta un prezioso alleato per le imprese del settore farmaceutico che vogliono assicurare la massima trasparenza alla propria attività.
Rispondere a questo requisito, aumenta la possibilità di instaurare un rapporto di profonda fiducia con i clienti finali, ma anche con altri stakeholder di varia natura. Tale processo infatti può prevedere il coinvolgimento del ministero della Salute, di ambulatori, di ospedali, di Università e di centri di ricerca.
La blockchain funziona come un registro delle informazioni che rende possibile transazioni di diverso tipo. I dati vengono diffusi attraverso una rete peer-to-peer. Questa trasferisce ogni blocco di dati a tutti i partecipanti alla rete e, una volta convalidato, è impossibile modificarlo senza cambiarlo nell’intera rete.
Il rapporto tra tecnologia e settore farmaceutico
Oggigiorno si sente sempre più spesso parlare di “Pharma 4.0”: l’espressione fa riferimento a quei processi tipici dell’Industria 4.0 che vengono impiegati nel settore farmaceutico per innovare il mondo della salute.
Queste informazioni hanno un ruolo importante perché permettono non solo di controllare meglio la filiera, ma anche di gestirla in maniera proattiva.
Grazie alla tecnologia blockchain, infatti, si possono ottenere comunicazioni relative sia alla tracciatura end-to-end dei materiali, sia ai vari step produttivi.
I sistemi di verifica, gli standard e le modalità di funzionamento della supply chain delle aziende farmaceutiche sono certificati e riconosciuti a livello globale. Tuttavia, sussistono ancora dei grossi limiti per quanto concerne la gestione e trasmissione dei dati.
Esistono ancora troppe aziende del settore che fanno un utilizzo massivo di documenti cartacei e che non hanno ancora subìto un processo di informatizzazione adeguato alla gestione della mole immensa di dati che raccolgono.
Inoltre, i processi sono ancora molto lenti in alcune strutture e questo dipende anche dalla mancata capacità di innovare in modo smart gli iter da seguire per quanto concerne l’ambito produttivo.
L’industria del farmaco necessita di integrare la tecnologia in un’ottica olistica che considera tutti gli attori sanitari. In questo modo, tutti sono coinvolti nei processi curativi e possono far fronte alle varie evoluzioni che riguardano la medicina.
Come la blockchain può favorire la riservatezza e la sicurezza dei dati
Focalizzandosi sull’integrità e sulla protezione dei dati relativi al mondo farmaceutico, la blockchain sembra essere un’arma potente per garantire una raccolta sicura delle informazioni sanitarie.
Un aspetto fondamentale è la compliance della supply chain del farmaco. In questo senso, la tecnologia può aiutare a monitorare la temperatura durante l’attraversamento fisico della catena attraverso sistemi che stabiliscono se le condizioni di conservazione del farmaco sono state rispettate (come la temperatura o l’umidità).
In particolare, la contraffazione di medicinali e farmaci è un tema molto attuale che può essere contrastata attraverso la blockchain. Infatti, la tecnologia di registro distribuito fa sì che tutti gli operatori della catena logistica, comprese le autorità doganali, siano in condizione di validare con precisione un prodotto originale.
Anche nell’ambito delle sperimentazioni cliniche, l’uso di questa strategia consente di rendere i dati accessibili per tutti i soggetti coinvolti nelle ricerche. In questo modo, diventa molto più semplice verificare l’attendibilità dei risultati ottenuti e impedirne la loro alterazione o falsificazione.
La blockchain renderà le imprese più proattive
I sistemi IoT (Internet of Things) sono destinati a rendere sempre più “intelligenti” le realtà del comparto farmaceutico. I Big Data e i sofisticati sistemi di machine learning saranno cruciali in termini di ottimizzazione dei processi partendo dai programmi a monte. Ma non solo. Con l’applicazione delle logiche dell’Industria 4.0 nel settore farmaceutico, il focus si sposterà dal processo all’obiettivo. In questo modo, il sistema non si limiterà a seguire in modo rigido una serie di percorsi tracciati in partenza e immutabili, ma terrà in considerazione il contesto in cui le imprese agiscono. In tale maniera, sarà più facile ottenere un’ottimizzazione delle risorse e una flessibilità necessaria per rispondere a eventuali imprevisti.
Secondo un’indagine svolta dall’IQVIA Institute of Human Data Science, la spesa totale per i prodotti farmaceutici supererà gli 1,5 trilioni di dollari a livello mondiale entro il 2023. Per questo motivo, le imprese dovranno essere in grado di essere il più possibile efficienti per quanto concerne tutti i processi. Di conseguenza, diventerà molto più semplice sopportare anche moli di lavoro più elevate.
Per esempio, i sensori installati nei macchinari di processo e di confezionamento per monitorare costantemente le fasi del processo produttivo, sono pensati per sviluppare uno strato di intelligenza distribuita. Con ciò, si possono prevedere delle strategie di ottimizzazione dei consumi, di prevenzione dell’invecchiamento e di mantenimento della capacità di ogni componente.