Bormioli Pharma continua il suo processo di rafforzamento nel settore della produzione di flaconi in vetro borosilicato tubolare e, più in generale, in quella di packaging per farmaci a uso parenterale. Dopo aver investito sui suoi stabilimenti di Bergantino (Rovigo) e San Vito al Tagliamento (Pordenone), la società parmense ha completato l’acquisizione – tramite la consociata tedesca Remy & Geiser – di Iso Arzneiverpackungen.
Una mossa strategica di grande valore, che proietta Bormioli Pharma nella top 10 europea per numero di flaconi realizzati. Un settore che, complice la produzione di massa di vaccini anti-Covid degli ultimi mesi, è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni.
Bormioli Pharma acquisisce Iso Arzneiverpackungen: produzione di flaconi in vetro borosilicato raddoppiata
Grazie all’acquisizione dell’azienda tedesca, che ha sede nella Baviera Settentrionale, Bormioli Pharma realizza un decisivo balzo in avanti nella produzione di flaconi in vetro borosilicato per il confezionamento di vaccini e altri medicinali da iniettare. Gli impianti della Iso Arzneiverpackungen, con i loro 100 dipendenti, sono in grado di produrre oltre 100 milioni di flaconi l’anno, che vanno ad aggiungerli a quelli già prodotti dall’azienda parmense negli stabilimenti di sua proprietà in Italia.
Ciò, come già detto, l’operazione di acquisizione appena conclusa in Germania consentirà alla Bormioli Pharma di entrare tra i primi 10 produttori europei per numero di flaconi realizzati (con la produzione destinata ad aumentare nei prossimi anni), riuscendo ad incrementare la propria quota nei mercati farmaceutici dell’Europa Centrale e dell’Europa Settentrionale.
Flaconi in vetro borosilicato, un primato italiano
L’acquisizione di Iso Arzneiverpackungen consente a Bormioli Pharma di espandersi in un settore che sta acquistando una centralità sempre maggiore. I flaconi in vetro borosilicato, infatti, sono impiegati nel confezionamento dei vaccini anti-Covid in fase di realizzazione in Europa e nel mondo. Un mercato nel quale le società italiane recitano sempre più il ruolo di protagoniste: oltre all’azienda parmense, infatti, anche i veneti di Stevanato Group sono tra i maggiori produttori europei e mondiali, fornendo flaconcini alle maggiori industrie farmaceutiche mondiali.
Chi è e cosa fa Bormioli Pharma
Nata da una costola dalla Bormioli Rocco, storica vetreria di Parma, la Bormioli Pharma si specializza sin dai primissimi anni del XX secolo nella produzione di packaging in vetro per applicazioni farmaceutiche. Nel 1910 viene prodotta la prima fiala in vetro per scopi farmaceutici, mentre nell’immediato secondo dopoguerra si espande l’offerta, con la produzione di packaging farmaceutici anche in plastica.
Dal 2013, con la nascita della business unit dedicata esclusivamente al packaging farmaceutico, Bormioli Pharma si concentra e rafforza nel settore della produzioni di flaconi medicali. Grazie anche a diversi brevetti depositati nel corso degli anni, Bormioli Pharma è oggi in grado di offrire una linea completa di soluzioni di flaconi farmaceutici adatti a medicinali di ogni tipo.
L’azienda parmense, ad esempio, produce flaconcini “Dual Chamber System”, dotati di due camere separati e adatti a contenere medicinali in forma liquida e forma solida, da mescolare poco prima dell’assunzione. Non mancano poi flaconi per l’assunzione di farmaci orali o, ancora, i flaconi parentali, capaci di resistere anche alle formulazioni più aggressive e in grado di proteggere la soluzione al loro interno dalla luce solare.