Importante accordo siglato tra Stratasys e US Navy. L’azienda, tra i principali protagonisti del settore della manifattura adattiva, fornirà all’aeronautica militare alcune decine di stampanti 3D per la produzione di parti di ricambio.
Il contratto sottoscritto tra Stratasys – che già collabora con Airbus – e il Dipartimento della Difesa statunitense è solamente l’ultima tappa di un lungo percorso iniziato già nel 2019. Nell’estate di tre anni fa, infatti, l’azienda fondata negli Stati Uniti ha progettato e realizzato la prima stampante 3D certificata per la produzione di parti di ricambio per aerei da combattimento. In quell’occasione La Stratasys F900 è stata impiegata all’interno della Travis Air Force Base dal 60esimo Maintenance Squadrone.
Un primo esperimento che deve aver soddisfatto le aspettative del Ministero della Difesa a Stelle e strisce, che ha deciso di acquistare altre stampanti 3D F900.
Stratasys, cosa prevede il contratto di fornitura di stampanti 3D al Dipartimento di Difesa USA
Secondo la nota stampa diffusa dall’azienda israelo-statunitense, il contratto sottoscritto ha una durata di cinque anni. Nel corso di questo periodo, Stratasys dovrebbe fornire fino a 25 stampanti 3D da impiegare all’interno di diversi impianti di produzioni e basi della Marina Militare degli Stati Uniti, tanto sul territorio nazionale quanto in Giappone.
Il contratto, che ha un valore totale di 20 milioni di dollari, prevede che le prime 8 stampanti tridimensionali fossero consegnate entro la fine del 2021. Le altre 17, invece, dovrebbero essere consegnate nel corso del quadriennio successivo in base anche alle richieste e alle necessità dell’aeronautica militare a Stelle e Strisce.
Oltre alla fornitura dei macchinari per la produzione di parti di ricambio, Stratasys garantirà alle forze armate statunitensi la formazione iniziale per i sistemi forniti, supporto e materiali di vario genere (ricambi e non solo).
Accordo Stratasys-US Air Force, i motivi della scelta
Le stampanti, collocate direttamente all’interno delle basi navali e delle basi aeree, saranno utilizzate per la produzione di parti di ricambio di aerei e per la creazione di attrezzature da utilizzare all’occorrenza.
I vantaggi della manifattura additiva per il comparto della Difesa sono molteplici. Come sottolinea Mark Menninger, Direttore dell’U.S. Government Business Segment di Stratasys, l’utilizzo di stampanti 3D per la produzione di parti di ricambio consente di prolungare il ciclo di vita di asset di grande valenza tattica (ed economica) come gli aerei da combattimento e i caccia.
Allo stesso tempo, la dislocazione di questi macchinari utensili in diverse basi aeree consente di ridurre notevolmente i tempi di produzione e distribuzione dei pezzi di ricambio. Virtualmente, sottolineano i vertici della casa israelo-statunitense, le componenti potrebbero essere prodotte ovunque, permettendo così di riparare gli aerei in brevissimo tempo.